Melania, dai Ris nuovi accertamenti geologici

TERAMO – Riprendono domani, nella caserma dei carabinieri del Ris a Tor di Quinto a Roma, gli accertamenti tecnici (esclusi quelli medico-legali) sul centinaio di reperti sequestrati nell’ambito dell’inchiesta per l’omicidio di Melania Rea. Verifiche cui le parti possono partecipare, con propri consulenti. L’11 luglio, sempre al Ris, sono in programma accertamenti geologici e botanici. Probabilmente riguarderanno anche le tracce di terriccio, gli aghi di pino e quant’altro, trovati sotto le scarpe e fra gliabiti della vittima e dell’unico indagato del delitto, il marito Salvatore Parolisi. Oggi Parolisi sarebbe dovuto rientrare al lavoro in caserma, al 235/o Rav Piceno di Ascoli, ma il suo periodo di assenza è stato prolungato. Non è chiaro se su richiesta del caporalmaggiore o per decisione dello Stato maggiore dell’Esercito, considerata anche la pressione mediatica che circonda il caso. Uno dei legali di Salvatore, l’avvocato Valter Biscotti, ha fatto riferimento all’impedimento rappresentato dal sequestro dell’auto di Parolisi, disposto il 29 giugno dal pm Umberto Monti per nuovi accertamenti. Ma Parolisi, che in questo periodo si trova dai genitori, a Frattamaggiore, avrebbe potuto raggiungere Ascoli con un mezzo alternativo.Il primo luglio gli investigatori hanno condotto un nuovo sopralluogo nel Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella, dove il cadavere di Melania è stato ritrovato. A quanto si sa, inoltre, la procura ha acquisito e continuerà ad acquisire le registrazioni di tutti i talk show e le trasmissioni televisive in cui sono andate in onda interviste che potrebbero essere utili per ricostruire il quadro in cui il delitto di Melania è maturato. Dalle prime dichiarazioni di Salvatore, all’intervista concessa venerdì scorso a Quarto Grado da Ludovica, la soldatessa amante del caporalmaggiore, che
lo ha difeso dal sospetto di essere un assassino.